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Visualizzazione dei post da marzo, 2018

TRAME

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Sopralluogo Tor Sapienza

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COMPAGNI DI STRADA

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Architettura e Modernità

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“Come declinare cioè nei casi di- versi quei principi generali al fine di evolverli e non di staticizzarli per non farli divenire solo regole ma veri e propri enzimi poetici. Tre architetti sono la chiave per capire come l’architettura degli anni trenta risponda a questo dilemma. Sono Frank Lloyd Wright, che ritroviamo dopo averlo lasciato negli anni dieci, e due architetti di una generazione più giovane: un finlandese, Alvar Aalto e un italiano, Giuseppe Terragni. Tutti e tre sia pure in maniera diversa ri- spondono alla crisi “dell’internazionalismo” in cui l’architettura rischia di cadere. Credono certamente che alcuni problemi sono comuni e quindi presuppongono risposte altrettanto generali (tecnologie nuove, funzionalità di impianti, superamento degli apparati decorati- vi, nuove attenzioni etiche). Ma ritengono che le risposte devono radicarsi in una poetica “personale”, che assume valore nella sua specificità e non nella sua generalità. Le soluzioni dell’architett